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Pubblicato il 30/06/14 - aggiornato il  | 5 commenti :

Tool per scoprire le penalizzazioni Panda e Penguin di Google.

Insieme all'inizio dell'Estate cominciano i dubbi degli webmaster se siano stati o meno penalizzati da Google tramite i suoi algoritmi Panda e Penguin. Con l'Estate infatti si sa che le persone stanno di meno davanti al computer e che usano gli smartphone per faccende più piacevoli delle solite ricerche. C'è quindi un crollo più o meno marcato delle visite per quasi tutte le pagine web con l'esclusione di siti specializzati su temi stagionali come le vacanze al mare o temi simili.

Il problema è quindi quello di stabilire se questa diminuzione di utenti sia o meno da ascrivere a una penalizzazione di Google. Ho già presentato il tool Fruition che però può essere utilizzato una sola volta in modo gratuito. Dopo la registrazione occorre dare il consenso all'accesso al nostro account Google Analiytics e  i dati ivi presenti verranno confrontati con le date degli aggiornamenti Panda e Penguin per verificare che sensibili variazioni delle visite coincidano con le date di tali aggiornamenti per dare una percentuale della possibilità che ci sia stato un impatto positivo o negativo anche nel nostro sito.



Pubblicato il 12/06/14 - aggiornato il  | Nessun commento :

Cosa sono e come difendersi dagli aggiornamenti Panda, Penguin e Hummingbird di Google.

Se avete un sito anche di tipo assolutamente dilettantistico avrete certamente sentito parlare degli animaletti che Google usa per i suoi aggiornamenti dell'algoritmo. Gli update del Panda, del Pinguino e del Colibrì hanno portato significative modifiche nel posizionamento dei siti in funzione delle varie parole chiave e forse è il caso di fare un po' di chiarezza a beneficio dei colleghi blogger meno esperti.

L'algoritmo di Google non è noto se non a pochi ingegneri del Team. All'inizio non era così e gli esperti SEO avevano buon gioco a consigliare i propri clienti sulle azioni da intraprendere per posizionare meglio i siti dei loro clienti. Con il passare del tempo nonostante degli eccellenti specialisti facciano continui e interessantissimi test è sempre più difficile sapere come riemergere dopo un update che abbia portato a un improvviso calo di visite. L'algoritmo usato attualmente da Google sappiamo che utilizza almeno 200 fattori diversi e i suoi ingegneri hanno fornito agli webmaster le linee guida da seguire per un buon posizionamento.



Pubblicato il 09/08/13 - aggiornato il  | 6 commenti :

Cosa significa avere link non naturali da o verso il nostro sito.

Matt Cutts insieme a due suo collaboratori ci illustra in due video che cosa potrebbe portare Google a ritenere che dei link in entrata o in uscita relativamente al nostro sito non siano naturali. L'obiettivo di Google è quello di combattere tutte quelle attività atte a manipolare il posizionamento nei risultati di ricerca. In altre parole si potrebbe dire per assurdo che fare attività SEO sia contro le linee guida di Google. In realtà non è così perché lo stesso Google ci ha dato una Guida all'Ottimizzazione SEO e quello che importa a Google è che non ci siano pratiche destinate a trarre in inganno gli algoritmi del motore di ricerca per antonomasia.

Matt Cutts si rivolge a quegli webmaster che avessero ricevuto un messaggio in cui si comunicava loro che erano stati rilevati link non naturali verso o provenienti dal loro sito e che quindi per questa ragione tale dominio aveva ricevuto una penalizzazione. Questo porta a un drastico peggioramento del posizionamento e addirittura a un quasi azzeramento delle visite. Anche se la stragrande maggioranza di coloro che leggeranno questo articolo non si trovano in quella situazione è comunque opportuno prestare attenzione a quello che dicono Matt Cutts e collaboratori per evitare simili problemi.



Pubblicato il 19/10/12 - aggiornato il  | Nessun commento :

Come usare il Google Disavow Tool per sconfessare i link scomodi.

Con un video su Youtube il nostro caro amico Matt Cutts ci ha presentato il Google's Disavow Links Tool che è comunque uno strumento da usare assolutamente con parsimonia e solo per quei siti per cui ci sia una ragionevole certezza che Google abbia operato una penalizzazione per collegamenti non rispondenti alle sue linee guida.

Possono essere interessati all'utilizzo di questo strumento soprattutto coloro che abbiano ricevuto un messaggio negli Strumenti per Webmaster di questo tenore.

Abbiamo rilevato che alcuni dei link che puntano al suo sito stanno usando tecniche che sono al di fuori delle Linee Guida per Webmaster. Non vogliamo link artificiali o innaturali. Vi raccomandiamo di rimuovere i link innaturali dal vostro sito e sottomettere una richiesta di riconsiderazione ….



Pubblicato il 03/10/12 - aggiornato il  | 3 commenti :

Come creare siti di qualità e richiesta di riconsiderazioni a Google.

In questi ultimi giorni ci sono stati diversi aggiornamenti degli algoritmi del Panda e del Penguin Update che hanno colpito pesantemente una gran quantità di siti. L'algoritmo Panda è stato introdotto per penalizzare i siti di scarsa qualità mentre il Penguin serve soprattutto per penalizzare lo spam a tutti i livelli comprese le pratiche di link building troppo spregiudicate.

Se avete avuto un calo delle visite piuttosto repentino è molto probabile che siate stati colpiti da uno di questi due algoritmi. Ci si può accertare di questo accedendo a Google Analytics per monitorare il numero dei visitatori che provengono dalle ricerche su Google.

Nel caso in cui il traffico di un sito derivi principalmente da una sola parola chiave e, limitatamente a questa query, abbia perso qualche posizione nel motore di ricerca, questo non significa che ci sia stata una penalizzazione. Un altro aspetto rilevante delle ricerche risiede nella freschezza dei risultati che viene ribadita da Google a ogni piè sospinto. Se un post è ben posizionato rispetto a una determinata query non ci resterà in eterno e anzi può darsi che già dopo pochi giorni sia già stato retrocesso. Non bisogna quindi cullarsi sugli allori ed è opportuno rinfrescare i vecchi post che ci portano ancora visite mentre è buona norma scrivere nuovi articoli su argomenti su cui eravamo ben posizionati e che in passato ci hanno dato soddisfazioni.



Pubblicato il 11/05/12 - aggiornato il  | 11 commenti :

Google Penguin Update con altre modifiche all'algoritmo di ricerca

All'inizio dell'anno fu la volta della penalizzazione per i siti con troppa pubblicità visibile al primo scroll della pagina ma le modifiche all'algoritmo di Google annunciate per tutto il 2012 e introdotte progressivamente saranno più di 400. Alcune riguarderanno solo marginalmente gli webmaster professionisti o semplicemente i proprietari di un blog ma altre stanno già provocando molti scossoni nel posizionamento complessivo di vari siti o per singole parole chiave.

Le modifiche introdotte nel mese di Marzo sono state ben 50 come pubblicato in un post di Google Inside Search. Riporto quelle che possono riguardare un maggior numero di persone


Pubblicato il 16/04/09 - aggiornato il  | 16 commenti :

Come capire se si è stati penalizzati da Google e in che modo.

Quando capitano dei crolli di visite da Google si ha il sospetto di aver ricevuto una penalizzazione. Molto spesso non è così ma la diminuzione delle visite è da ricercare in altri motivi.

La pratica dello spam per alterare i risultati dei motori di ricerca risale al 1990. I motori di ricerca hanno imparato che gli utenti odiano questi sistemi e cercano di renderli inoffensivi e, c’è da dire, che hanno fatto un gran lavoro in questo senso. Le tecniche usate per spammare sono in sintesi

  1. L’uso ripetuto di keywords, parole o frasi per far ritenere rilevante il contenuto ai motori di ricerca
  2. Lo scambio di link è visto come un modo di incrementare in modo fraudolento il Page Rank (mi sa che non lo farò più!)
  3. I link autoreferenziali fatti attraverso dei blog tenuti in vita solo per quella ragione (sembra che quasi il 90% dei blog su Blogger sia un blog di questo tipo)
  4. Link a pagamento per aumentare la popolarità del sito (c’è chi lo fa!)
  5. I link a directory di bassa qualità
  6. Cloaking - tecnica  mediante la quale, grazie a particolari script, è possibile mostrare ai motori di ricerca un contenuto diverso da quello che realmente il sito propone ai navigatori, consentendo così al sito stesso di ottenere migliori posizionamenti all'interno delle SERP.
  7. Pagine a basso valore – cioè usate da centinaia di altri siti per promuovere gli stessi prodotti o servizi – pagine generate con il copia/incolla -

Per sapere se si è stati realmente penalizzati da Google, magari ingiustamente, esiste una procedura da seguire. Per prima cosa bisogna controllare che nel nostro sito non si siano verificate queste cose

  • Errori che possano aver inibito o impedito la scansione
  • Modifiche del sito che possano aver cambiato il modo in cui è visto dai motori di ricerca
  • Siti che hanno un profilo di back-link simile al nostro che hanno perso posizioni possono indurre un nostro riposizionamento

Quando si sono escluse queste possibilità ecco lo schema da seguire

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Cerco di spiegare i passaggi da effettuare

  1. Vai su Google e digita site:URL_sito 

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  2. Se non compare vuol dire che sei stato bannato e allora devi eliminare i contenuti di spam e fare domanda di una richiesta di riconsiderazione nella Bacheca per Webmaster
  3. Prova a cercare il sito con il suo nome o con un brand che lo caratterizzi completamente. Se non compare stai soffrendo di una penalizzazione dovuta a cloaking o a vendita di link che Google ha scoperto anche attraverso la delazione. Elimina i link sospetti e chiedi una riconsiderazione
  4. Prova adesso a cercare 5 o 6 termini presenti nel tag title del tuo blog. Se non lo trovi nelle prime 20-30 posizioni vuol dire che molti dei back-link che hai ricevuto hanno perso valore e sono stati rimossi dallo Spam Team Google. Anche in questo caso fai una richiesta di riconsiderazione


  5. Se dopo aver fatto tutta questa trafila hai sempre ottenuto risposte positive vuol dire che il tuo blog non è stato penalizzato. Ha solo perso posizioni dei confronti della concorrenza. Cerca di impegnarti di più a scrivere articoli di qualità che ricevano link spontanei da altri blogger.

Fonte | SEOmoz  -



Pubblicato il 08/01/09 - aggiornato il  | 8 commenti :

Cronaca di una presunta penalizzazione da parte di Google.

Google penalizza e talvolta banna i siti che si comportano in modo non onesto (sono parole di Robin Good). I siti e i blogger censurati sono essenzialmente conseguenza  di comportamenti atti ad ottenere visite in modo non trasparente ed ingannevole usando metodi di spam (che possono portare anche al ban totale) ma anche a delle cose fatte in buona fede che però sono viste come pratiche truffaldine dal motore di ricerca.

Tra questi casi rientrano

  • Pagine a contenuti duplicati - Google le vede come spam ma qualche volta sono puri incidenti
  • Redirect - talvolta possono essere scambiati come spam e invece si tratta di esigenze di struttura del sito
  • Sovraottimizzazione delle keyword - Quando si creano ridondanze queste possono essere viste come artifici ingannevoli
  • Link pericolosi - Questo è un argomento complesso; esistono i link voluti dall'autore del blog e quelli che vengono lasciati nei commenti dai lettori; inoltre una pagina che prima aveva una certa struttura poi ne può assumere un'altra, ecc.

Questo è il grafico dei visitatori unici al mio blog negli ultimi 20 giorni

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Lasciando perdere il calo fisiologico avvenuto per Natale e Capodanno si può notare un vero e proprio crollo delle visite a partire dal 14 Dicembre che è durato 4-5 giorni. Durante quel periodo le visite da Google si erano ridotte del 90% senza sapere il perché. Ho pensato, sbagliando, anche ad un errore di Blogger nel file robots.txt, mi sono lambiccato il cervello per giorni senza arrivare ad una risposta di quello che era accaduto.

  • Ho controllato tutti coloro con cui avevo fatto uno scambio di link
  • Mi sono messo a rivedere i commenti che avevano dei link per vedere se fossero la causa del problema
  • Ho ricontrollato alcuni post in cui potevano essere stati inseriti dei collegamenti a siti non graditi a Google

Il risultato è che non ho trovato praticamente nulla di rilevante. O magari forse l'ho trovato inconsapevolmente, ho infatti eliminato dei vecchi commenti con dei link che non mi andava di controllare a fondo. Dopo quattro giorni di umore nerissimo (ero ritornato ad un numero di visite inferiore a quello che avevo a giugno!) come d'incanto sono riapparsi i visitatori.

Anzi, come si vede dal grafico il 23 Dicembre c'è stato il massimo storico di visite per questo blog, visite che si stanno mantenendo sullo stesso livello anche adesso nei primi giorni di gennaio.

Questo articolo non è che lo scrivo per insegnare qualcosa a qualcuno perché pure io non ci ho capito nulla, voglio solo raccontare i fatti per condividerli e con la speranza che questa mia esperienza possa essere utile anche a qualche altro.

In quei giorni mi sono fatto una cultura delle penalizzazioni di Google e ho scoperto che non è che se ne sappia poi molto.



Ho appreso che un fatto analogo è accaduto anche a Robin Good, nome celebre della blogosfera italiana, che in questo articolo racconta la sua esperienza. Un articolo da leggere, ma comunque anche quello interlocutorio, nel senso che anche Robin Good non è che abbia compreso perfettamente quello che gli è accaduto in Luglio-Agosto 2008 quando ha visto crollare gli arrivi da Google proprio come successo a me.