- Home
- Post archiviati in digg
Pubblicato il 29/06/13 - aggiornato il | Nessun commento :
Digg Reader come alternativa a Google Reader.
Pubblicato il 03/06/11 - aggiornato il | 15 commenti :
Barra con i pulsanti di Facebook, Google PlusOne, Stumbleupon, Twitter, Digg e Google Buzz.
Dopo l'introduzione di Google PlusOne è il caso di aggiornare il codice della barra flottante di condivisione che è stata adottata da molti di voi. Per il momento non sono riuscito a includere lo script di Google PlusOne direttamente nell'elemento pagina e quindi bisogna incollare una riga di codice nel modello. Potrebbe dipendere dal fatto che questo bottone ha solo un giorno di vita. Se ci fossero delle novità sarà mia cura aggiornare questo post. Dopo la installazione sarà visualizzata nel blog una barra verticale per condividere gli articoli sui vari social network che rimarrà immobile allo scorrere della pagina, come è possibile vedere in questa

Pubblicato il 05/10/10 - aggiornato il | 18 commenti :
Il futuro degli aggregatori di notizie in Italia e nel mondo.
Il concetto di aggregatori di notizie è forse un po' vago e spesso si usa l'espressione inglese social bookmarking. Si tratta di siti che servono per fare da cassa di risonanza a articoli di siti o blog. Le notizie qualche volta sono postate da persone esterne ma il più delle volte sono gli stessi autori che lo fanno nella speranza di vedere aumentare il traffico.
Un paio di anni fa questo sistema di promozione del blog ha avuto il suo massimo splendore con siti come Digg negli USA e OKNotizie in Italia. Scrissi anche un post con una recensione di tutti i social bookmarking disponibili in quel momento; ne elencai una cinquantina.
Poi c'è stato l'avvento di Twitter e quello molto più devastante di Facebook. Se prima tutti i blogger avevano in fondo ai post i bottoni di voto e condivisione per i social network adesso, in molti di essi, sono rimasti solo il Mi Piace di Facebook e poco altro.
Questa tendenza negativa si è manifestata soprattutto negli Stati Uniti anche sotto l'aspetto economico. Digg ha cominciato a perdere un sacco di soldi e Technorati è stato sempre più ignorato.

Pubblicato il 11/09/10 - aggiornato il | 14 commenti :
Il nuovo Digg rappresenta una grande opportunità per i blog italiani.
Da qualche settimana Digg ha cambiato radicalmente impostazioni e ancora si trova in una fase di assestamento. Vediamo quali di queste novità possono interessare più direttamente i blogger italiani. Diciamo subito che Digg aveva un funzionamento simile a quello di OKNotizie, in cui gli utenti postavano delle pagine web che poi potevano essere votate dagli altri utenti e commentate. Un algoritmo faceva in modo che quelle più popolari scalassero le posizioni fino a arrivare in homepage. Arrivare nella prima pagina di Digg significava avere una quantità notevolissima di visite, si parla di decine di migliaia e non di qualche centinaio! Con questo blog postai qualche mese fa degli articoli su Digg che ancora adesso mi portano delle visite. Il fatto è che Digg è molto ben posizionato e ha utenti in tutto il mondo.
Per i blog in generale e per quelli italiani in particolare esistevano però due limitazioni importanti:
- Ciascun articolo doveva essere postato manualmente, pure con il controllo visivo
- Erano accettati solo post in lingua inglese
Questo secondo vincolo poteva essere aggirato facendo finta di niente ma c'era sempre il rischio di essere bannati per contenuti non in lingua inglese. Visto il successo di Facebook e Twitter, quelli di Digg hanno deciso una svolta non dico a 180° gradi ma quasi. Nella nuova versione saranno accettati contributi in tutte le lingue e si potranno importare i feed in automatico.

Pubblicato il 25/03/09 - aggiornato il | 4 commenti :
Dominio bannato da Digg perché con contenuti non di lingua inglese.
Questo dominio è stato segnalato come non di lingua inglese e non è quindi più possibile postare articoli su Digg. A questo punto sono doverose alcune considerazioni
- Nel regolamento di Digg in effetti è presente la clausola che i contenuti devono essere di lingua inglese
- Non solo hanno bannato il sito ma mi hanno eliminato anche l’account
- Basta fare un giro su Digg e si vedono una babele di lingue tra cui anche l’arabo e il giapponese
- Le visite che mi arrivavano da quel sito erano ovviamente molto modeste
- Ci sono blogger italiani che da anni postano su Digg nella nostra lingua e non hanno mai avuto problemi
- Perché se la sono presa solo con me? Non so se dispiacermi o essere orgoglioso di cotanta attenzione
- Vorrà dire che per dare un respiro internazionale a questo blog posterò su Reddit
- Provate anche voi a postare questo articolo su Digg con il bottone sotto il post o in altro modo e riceverete lo stesso messaggio
Aggiornamento: Digg ha cambiato politica e ha aperto all'importazione dei feed anche da blog internazionali.

Pubblicato il 07/11/08 - aggiornato il | 2 commenti :
Inserire il bottone di voto su Digg in automatico all'inizio dell'articolo.
Probabilmente conoscete Digg che è il più grande aggregatore di notizie del mondo. Per andare in Homepage di Digg occorrono centinaia se non migliaia di voti, credo che ci sia riuscito solo un italiano, ovviamente con un post in inglese. Si possono inserire anche dei post nella nostra lingua. Perché farlo? Essere presenti in quell'enorme aggregatore porta comunque delle visite soprattutto da persone che cercano contenuti italiani dall'estero. Il funzionamento di Digg è simile a quello dei nostri social network, le notizie vengono votate solo in modo positivo (Digg it) e nel momento che una è stata votata appare dugg! (votata).
Anche su Digg ci si registra e, chi lo ha fatto, ha il proprio profilo, qui c'è il mio; si può caricare una foto o un avatar inserire i dati personali che vogliamo, o non vogliamo, mostrare agli altri. La cosa fondamentale in Digg è il farsi degli amici (friends) con l'obbiettivo di votarsi reciprocamente i post. Per avvertire o essere avvertiti della pubblicazione su Digg di un post esistono gli shouts (grida) che possono essere abilitati o disabilitati. L'avvertimento avviene via email all'indirizzo che abbiamo dato in fase di iscrizione. Nella descrizione di Digg mi fermo qui ma ci sarebbero da fare almeno 4 o 5 post.
Nell'articolo precedente ho parlato di un plugin per inserire un sistema di voto su OKNOtizie, il sistema però non è automatico per la piattaforma Blogger e in sostanza l'articolo deve essere ripubblicato due volte. Devo dire che con Digg sono orgoglioso di me stesso perché sono riuscito a creare un codice che quando lo hai inserito permette ai visitatori del tuo blog di votarti su Digg e visualizzerai, come con il plugin di OKNOtizie, il numero dei voti ricevuti in tempo reale. Per poter creare il codice mi sono appoggiato al plugin che è presente in Windows Live Writer (l'immagine viene da lì) e l'ho riadattato per Blogger. Eccolo qui
<div class="wlWriterSmartContent" id="scid:B3E14793-948F-49af-A347-D19C374A7C4F:5e4508ab-04f5-4691-ac13-8d4480ffeebf" style="margin: 0px; padding: 2px 6px 4px 2px; display: inline; float: left;"><script src="http://digg.com/tools/diggthis.js" type="text/javascript"></script> </div> |
I numeri colorati rappresentano in pixel i margini tra il bottone ed il resto del post e possono essere personalizzati. E' uso, soprattutto tra i blogger di lingua inglese, di inserire il plugin all'inzio dell'articolo con questo stile
Il sistema è semplicissimo; dopo aver scritto il post passate alla modalità HTML
- Incollate il codice all'inizio
- pubblicate il post
- postatelo su Digg
Ho testato questo codice solo su Blogger ma non escludo funzioni anche su altre piattaforme. Fatemi sapere!

Pubblicato il 22/10/08 - aggiornato il | Nessun commento :
Twine, applicazione che ci porta nel mondo del web semantico o web 3.0

Twine integra le funzioni presenti in Digg e Delicious con altre funzionalità interessanti. Per sapere veramente tutto di questo servizio ho trovato in rete un tutorial di Simone Savogin che spiega nel dettaglio le funzionalità e le potenzialità di questo sito. L'unica cosa sorpassata nel tutorial è che adesso è possibile iscriversi direttamente e non tramite invito come invece è riportato.

