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Pubblicato il 05/12/21 - aggiornato il  | Nessun commento :

Come verificare il Green Pass Base e quello Rafforzato o Super GreenPass

Da domani 6 Dicembre 2021 è obbligatorio avere un Green Pass Rafforzato, o Super Green Pass, per molte attività sociali quali cenare al chiuso al ristorante, andare allo stadio o a seguire una competizione in un palazzetto dello sport. Il Green Pass Base sarà invece sufficiente per mangiare nelle mense aziendali, per usare mezzi di trasporto nazionali come bus, tram e metro, oltre che per andare in palestre, piscine, musei, fiere e convegni.

Il Green Pass Base lo si ottiene con un tampone negativo ed ha validità di 48 ore, se ottenuto con un tampone antigenico rapido, e invece ha validità di 72 ore se ottenuto con un tampone molecolare. Il Green Pass Base è sufficiente anche per recarsi nel posto di lavoro. Il Green Pass Rafforzato invece si ottiene in soli due modi.

Lo potranno scaricare chi si è vaccinato e chi è guarito dal Covid-19. Chi ha avuto la somministrazione della seconda o della terza dose del vaccino avrà il Green Pass immediatamente dopo la somministrazione del farmaco. Chi si è fatto inoculare la prima dose del vaccino, dovrà invece attendere 15 giorni di tempo prima di ottenerlo.



Pubblicato il 28/06/21 - aggiornato il  | Nessun commento :

Scaricare il Green Pass Certificato Verde Covid-19 da PC e da app

I governi europei si sono messi d'accordo sulla istituzione di un certificato per viaggiare liberamente in Europa in epoca di pandemia. In Italia è già efficace dal 18 di Giugno e in Europa lo diventerà a partire dal 1 Luglio.

Tale certificato viene spesso chiamato Green Pass ma ufficialmente è denominato Certificato Verde Covid 19. In allegato del DCPM che lo ha introdotto sono state stabilite le modalità di fruizione attraverso il portale nazionale, le applicazioni compatibili o anche ottenuto tramite il medico di medicina generale, il pediatra di libera scelta e pure il farmacista. Per informazioni più dettagliate vi rimando alla consultazione di tale Allegato E in formato PDF.

Il Certificato Verde serve per dimostrare di non essere contagiosi per il Covid-19 perché abbiamo fatto un tampone, perché siamo vaccinati con la prima o anche con la seconda dose o perché siamo guariti dal virus.

La durata del certificato varierà in funzione del tipo di attestazione ricevuta. Il Governo ha istituito un portale per la Certificazione Verde Covid-19 in cui ottenere tutte le informazioni necessarie. Il certificato sarà necessario non solo per viaggiare nei vari paesi europei ma anche per partecipare a eventi e strutture come partite di calcio, competizioni sportive, discoteche, concerti, RSA, ecc... Potrà essere ottenuto in forma cartacea o digitale.



Pubblicato il 26/06/18 - aggiornato il  | Nessun commento :

Come verificare se la carta di identità elettronica (CIE) è da sostituire

Dall'anno scorso nella maggior parte dei comuni italiani rilascia la Carta di Identità Elettronica, spesso denotata con l'acronimo CIE. Si tratta di una tessera in policarbonato con un chip che ricorda le carte di credito, il bancomat, le fidelity card dei negozi e la nuova forma delle patenti di guida.

Con la tecnica del laser engraving, all'interno della tessera vengono inseriti la foto e i dati del cittadino e viene inoltre corredata da elementi di sicurezza come ologrammi, sfondi di sicurezza, micro scritture, ecc. Il cuore della carta di identità elettronica è costituito da un microprocessore a radio frequenza che ha una componente elettronica per la protezione contro la contraffazione di foto, dati anagrafici e impronte del titolare.

Ci sono anche strumenti predisposti per consentire l'autenticazione in rete del cittadino per fruire dei servizi erogati dalla Pubblica Amministrazione e per ulteriori servizi a valore aggiunto in Italia e Europa. La CIE è anche un fattore abilitante per l'acquisizione dello SPID, ovvero il Sistema Pubblico di Identità Digitale.



Pubblicato il 17/07/09 - aggiornato il  | Nessun commento :

Ecco che torna il portale Italia.it, vetrina del Turismo Nazionale e del Made in Italy.

Forse è il caso di ricordare brevemente la storia di questo portale che prese la luce durante il primo governo Berlusconi per opera dell’allora Ministro per l’Innovazione e la Tecnologia Lucio Stanca, con un finanziamento di 45 milioni di euro (sì avete letto bene) battendo probabilmente il record mondiale del costo di un sito internet.

L’appalto per la costruzione del sito lo vinse l’ex azienda in cui lavorava Lucio Stanca prima di diventare ministro cioè l’IBM Italia. Sembra incredibile ma nonostante lo stanziamento il portale non diventò mai veramente operativo.

Francesco Rutelli, successore di Stanca al turismo, decise di non procedere con il progetto perché dimostrava di non funzionare anche perché doveva servire a coordinare le sezioni delle varie regioni che invece volevano averne uno a proprio uso e consumo.

L’attuale Ministro del Turismo, Michela Vittoria Brambilla, ha deciso di rimetterci mano e da poco tempo Italia.it è di nuovo online. Sembra che adesso siano stati stanziati poco più di 5 milioni di euro.

Gli esperti dicono che duecentomila euro per un sito del genere sarebbero anche troppi…

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Ci sono diversi effetti, dei video, diversi plugin, largo uso di JQuery ma noi blogger sappiamo bene quanto possa valere in termini di tempo e quindi di denaro un lavoro di quel tipo. Era stato presentato anche il nuovo logo che avrebbe dovuto rappresentare l’Italia, Magic Italy, creato sembra su indicazioni dello stesso Berlusconi

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ma è stato accolto in modo freddo se non offensivo. C’è chi lo ha definito ridicolo, chi adatto a televendite notturne e chi ci è andato ancora più pesante. Il Ministro Brunetta si è affrettato a dire che si tratta solo di una bozza suscettibile di modifiche.

Auguro di cuore tutto il successo possibile al nuovo portale che rappresenta comunque, volenti o nolenti, il nostro Paese. Certo mettere in Home la foto di Silvio Berlusconi, che all’estero gode di una meritatissima pessima stampa non mi sembra una gran bella idea.



Pubblicato il 11/06/09 - aggiornato il  | 10 commenti :

La nuova legge sulle intercettazioni telefoniche introduce nuove grane per i blogger con l’obbligo di rettifica e multe salate.

Questo è un blog di informatica e tale vuole rimanere ma quando ci si trova di fronte a fatti politici che influiscono sulla blogosfera ritengo sia doveroso intervenire.

Questo governo ha dichiarato per bocca del viceministro Paolo Romani che vuole eliminare il digital divide investendo una cifra di 1,4 miliardi di euro. Le parole esatte sono state

Entro la fine del 2012, tutti gli italiani avranno la possibilità di connettersi ad Internet ad una velocità compresa tra 2 e 20 Megabit al secondo“.

Ne prendiamo atto, speriamo che alle parole corrispondano i fatti.

Intanto proprio ieri lo stesso governo ha ottenuto la fiducia sul disegno di legge che modifica il regime delle intercettazioni telefoniche rendendole molto più difficili, immagino con grande gioia di chi ne ha paura, che non sono certo le persone perbene! Insieme a questo provvedimento è stata inserita, senza possibilità di modifica perché si trattava di voto di fiducia e quindi erano impossibili emendamenti, una norma riguardante la blogosfera.

E’ tipico di questa maggioranza sfruttare delle riforme su certi argomenti per infilarci dei codicilli che riguardano altri. Potrei fare molti esempi ma non è questo il luogo deputato.

Il comma 28 dell’articolo 1 che riguarda la Legge sulle intercettazioni estende di fatto anche ai blog personali, fatti da persone appassionate e spesso senza alcun fine di lucro, la procedura di rettifica delle informazioni non veritiere o lesive della reputazione dei soggetti coinvolti finora applicate solo ai mezzi di comunicazione tradizionali.

La legge parla non di edizioni online di quotidiani o periodici ma genericamente di siti informatici, questo praticamente ingloba tutta la rete.

E’ chiaro che richieste di questo tipo sono assolutamente sproporzionate rispetto all’amministratore di un blog che spesso si mette a scrivere qualcosa la sera e non ha certo voglia di confrontarsi con degli avvocati.

Alcune considerazioni sono d’obbligo

  1. Berlusconi aveva detto in campagna elettorale di non conoscere internet ma mostra di temerla
  2. Saranno chiaramente i blog che si occupano di politica e di attualità i più penalizzati
  3. Non basta dire “Io ho un blog che si occupa di cucina che me ne frega di queste cose”. Quando viene intimorito, o peggio, un blogger questo deve toccare tutti indistintamente, qualunque siano le sue idee, basta che ovviamente non riguardino le solite cose su cui siamo tutti d’accordo (istigazione alla violenza, pedofilia, razzismo, ecc.)
  4. Il testo appena approvato introduce l’obbligo di rettifica entro 48 ore e una pecuniaria tra i 15 e i 25 milioni di vecchie lire (il testo fa riferimento ad un vecchio provvedimento sulla stampa)
  5. La furbata di inserire in un disegno di legge l’espressione generica “siti informatici” spero si rivolti contro chi l’ha pensata come è successo altre volte
  6. Non sono, né mi sento minimamente, il depositario della verità ma mi sono sentito in dovere di unirmi al coro delle persone che stanno facendo sentire la loro voce in questo momento
  7. Questa estate se qualche blogger è sotto l’ombrellone si dovrà preoccupare che un suo vecchio post non faccia scattare qualche azione da parte del solerte avvocato Ghedini. Dovremo essere sempre connessi volenti o nolenti!
  8. Sono disponibilissimo ad ascoltare considerazioni diverse dalle mie. Se qualcuno ne sa più di me in proposito lo prego di illuminarmi Smile.