Pubblicato il 23/09/18 - aggiornato il  | 4 commenti :

Scoprire chi ci copia articoli e immagini

Come scoprire chi ci copia post, immagini e altri contenuti con dei tool gratuiti, come difendersi e come usare gli strumenti per informare Google e per rimuovere i contenuti copiati
Nel web ogni giorno vengono postati nuovi articoli, pubblicate nuove immagini e condivisi nuovi video. Ci sono persone che si ingegnano a creare contenuti originali, che possano interessare un pubblico più o meno vasto, e ce ne sono altre che invece preferiscono sfruttare il lavoro altrui.

Copiano qualsiasi cosa, e ripubblicano, facendo credere di essere stati loro a creare il contenuto. Dai commenti che leggo su siti o forum, ho potuto constatare che quello del subire furti di contenuti o di interi articoli sia un argomento molto sentito. C'è chi pensa che bloggare sia una cosa semplice e che sia legittimo, anzi da gran furbi, fare il copia-incolla di articoli pubblicati su altri siti. Ovviamente non è così e questa pratica, non solo è proibita dalla legge, ma è anche passibile di sanzioni dal mondo del web, sotto forma di penalizzazione da parte dei motori di ricerca, esclusione da parte di servizi gratuiti di blogging e disattivazione di account di affiliazione pubblicitaria.

Evidentemente non è che se uno scrive un articolo su un determinato argomento, i colleghi blogger non possono fare altrettanto. Quindi è da considerarsi un comportamento lecito, quello di pubblicare articoli che riprendono le idee che hai espresso in un tuo post, ne ricalcano lo sviluppo, ma non hanno periodi o intere frasi copiate dal tuo sito. Non esiste il copyright delle idee. Sono invece comportamenti illeciti i seguenti:
  1. Il ripubblicare immagini o video che hai creato in altri siti senza la tua autorizzazione.
  2. La ripubblicazione di interi post del tuo sito con il copia-incolla da parte di terzi senza inserire un link attivo di attribuzione, che punti al post originale (e non alla homepage!)
  3. Gli articoli del blog vengono tutti ripubblicati attraverso i loro feed senza l'autorizzazione dell'autore





Per fissare meglio le idee consideriamo un sito che tratta di informatica, in senso lato, come questo. Se anche fossi il primo a recensire un sito o un servizio, non potrei pretendere di essere linkato da tutti coloro che lo facessero dopo di me, anche se esprimessero le mie stesse opinioni.  Non c'è invece il diritto di copiare immagini e interi paragrafi di una pagina web e di ripubblicarla. Un discorso un po' diverso vale per i video.

Quando si pubblica un video su un sito di sharing come Youtube si può consentire o meno il suo incorporamento. Se non si disabilita questa opzione, chiunque può acquisirne il codice e postarlo sul proprio sito, anche senza autorizzazione. L'attribuzione viene data dallo stesso link che punta a Youtube, e dal quale si può accedere al canale su cui il video è stato pubblicato. Nei video, così come nelle immagini e nei documenti, possono anche essere inseriti degli watermark o filigrane per affermarne la paternità.

È lo stesso codice civile che protegge i proprietari dei contenuti pubblicati nel web. Per rendere più chiaro ai lettori, quello che possono e non possono fare con i nostri contenuti, si può ottenere una licenza Creative Commons che mostra in modo schematico quello che si può riutilizzare e in che modalità poterlo fare.






PLAGIO E MOTORI DI RICERCA


Google ha da tempo implementato degli algoritmi che gli permettono di scoprire chi sia stato il primo a pubblicare un determinato post, e quindi di premiarlo nei risultati di ricerca, rispetto ai contenuti copiati. Questo però non accade sempre e in modo automatico. Credo sia capitato a tutti di vedere un proprio articolo, ripubblicato da un aggregatore, che sia posizionato meglio del post originale, senza contare quando quest'ultimo non è stato ancora indicizzato da Google, contrariamente all'articolo copiato.

Google rispetta e fa rispettare il Digital Millennium Copyright Act che è la legge statunitense sul Copyright. Recentemente anche il Parlamento Europeo ha approvato delle linee guida su questo tema che hanno provocato non poche polemiche e di cui mi occuperò presumibilmente in un prossimo articolo. 

Chi si sente danneggiato può richiedere la rimozione dei contenuti per motivi legali seguendo le istruzioni di questa pagina di Google. Queste azioni di plagio sono ancora più antipatiche se, chi ha copiato i nostri contenuti, riesce pure a monetizzarli inserendovi della pubblicità. Ricordo che i Termini e le Condizioni di Adsense vietano espressamente di monetizzare siti che pubblicano contenuti ripresi da altri.





COME SCOPRIRE CHI CI COPIA


Anche se alcuni servizi storici sono stati ritirati dal web, esistono ancora dei tool gratuiti che ci permettono di scoprire i plagiatori. Elenco quelli più utili che possono essere usati anche non singolarmente:

1) Copyscape -  Il suo utilizzo è molto semplice. Si incolla l'indirizzo del dominio del nostro sito oppure l'URL di una specifica pagina web per poi andare su Go. Verranno mostrati dei risultati che però saranno completi solo se ci si registra con un account Premium.

2) Plagiarism - Funziona in modo un po' diverso dal precedente strumento. Oltre a fare ricerche su un URL, si può anche incollare un testo per controllare se sia o meno presente in altre pagine web. In questo caso verrà aperta una pagina dei risultati di Google con tutte le pagine web che contengono il testo digitato.

3) Copygator - Si tratta di un tool che analizza i feed per scoprire le pagine che sono state copiate. Invece di incollare l'URL del sito, o quello di un singolo post, possiamo inserire l'indirizzo dei feed. Ricordo che per un blog su Blogger l'URL dei feed è il seguente

https://nomedelblog.blogspot.com/feeds/posts/default

Dopo aver atteso qualche minuto si potranno visualizzare i risultati.

4) Webconfs - Utile strumento per confrontare la somiglianza tra i contenuti di due pagine web di cui dobbiamo inserire gli URL. Si clicca quindi su Submit per ottenere il responso.

5) Plagium - È un tool per confrontare due testi e scoprire i periodi in comune.

6) Hive Digital - Si tratta di uno strumento tra i più utili e consente di scoprire i contenuti duplicati del nostro sito per evitare l'auto-plagio che può essere negativi dal punto di vista SEO. Si va su Submit Your Domain

hive-digital

Se i baffi non fossero tutti verdi, conviene intervenire per eliminare i contenuti che abbiamo copiato da atri post del nostro stesso sito, per non essere penalizzati in chiave SEO.

COME SCOPRIRE IMMAGINI COPIATE


Ci sono su Google strumenti in grado di aiutarci a scoprire anche chi ci copia le immagini. Si clicca con il destro del mouse sulla immagine del nostro sito che riteniamo possa essere stata copiata. Si va quindi su Copia URL Immagine per copiare il suo indirizzo. Si apre poi la pagina di Google Immagini.

Si clicca sulla icona della macchina fotografica e si incolla l'URL per la Ricerca tramite immagini.

ricerca-con-immagini

Nei risultati di ricerca potranno essere visibili dei link a pagine che hanno ripubblicato la nostra stessa foto.

ALTRI STRUMENTI DI GOOGLE


Ci sono altri tool sempre di Google che possono essere utili per scoprire i plagi. Con il nostro account Google possiamo accedere a Google Alerts. Con questo strumento possiamo ricercare frasi specifiche che riteniamo possano essere copiate. Google ci avvertirà per email quando queste frasi verranno pubblicate nel web.

Più rilevante ai fini di scoprire chi ci copia è sicuramente il servizio Feedburner, acquistato da Google diversi anni fa. Si tratta di un servizio gratuito che ci permette di creare delle newsletter.

Essendo lo strumento con cui si gestiscono i feed, possiamo controllare chi li usa illecitamente.

uncommons-uses-feed

Si sceglie il sito da monitorare, quindi si va sulla scheda Analize. Si clicca su Uncommons Uses, per visualizzare chi usa i nostri feed illegalmente. Ci potrebbero essere per esempio degli aggregatori che ripubblicano i nostri post, senza aver avuto la nostra autorizzazione. Gli accorciatori t.co e goo.gl sono rispettivamente quelli di Twitter e di Google che ripubblicano i post sui nostri account Twitter e Google+.

STRUMENTI DI GOOGLE PER DIFENDERSI DAI PLAGI


Concludo questo post linkando alcuni strumenti di Google importanti per difendersi dai copiatori:
  1. Search Console per lo spam - da questa pagina possiamo segnalare pagine con link a pagamento, contenuti discutibili, malware, copyright, contenuti personali, phishing.
  2. Report Scrapers pages - Google penalizza i siti che ripubblicano i contenuti, definiti scrapers, fin dall'aggiornamento Panda. Si possono segnalare i siti che lo fanno senza autorizzazione.
  3. Rimozione di contenuti da Google - Si tratta di una pagina in cui selezionare il servizio da cui chiedere la rimozione dei contenuti per poi seguire le schermate successive.


4 commenti :

  1. Ciao Ernesto, ho usato Hive Digital e non ho tutte le spunte verdi! Nella prima mi dice "Your site is not returning a 301 redirect from www to non-www or vice versa. This means that Google may cache both versions of your site, causing sitewide duplicate content penalties". Cosa devo fare? Dove ho sbagliato?

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Presumo che tu abbia un blog con dominio personalizzato su Blogger. Se è così segui le indicazioni di questo post
      https://www.ideepercomputeredinternet.com/2016/11/search-console-dominio-canonico-preferito.html
      e tra qualche giorno ripeti il test
      @#

      Elimina

Non inserire link cliccabili altrimenti il commento verrà eliminato. Metti la spunta a Inviami notifiche per essere avvertito via email di nuovi commenti.
Info sulla Privacy