Pubblicato il 22/03/10 - aggiornato il  | 1 commento :

Google fa il redirect dei suoi siti in Cina e gli sposta a Hong Kong.

Ho sempre avuto moltissimi dubbi sul fatto che Google abbandonasse realmente la Cina nonostante i rumors di queste ultime settimane. E' dal mese di Gennaio che Big G è ai ferri corti con il governo cinese per attacchi ai suoi siti organizzati in Cina e per la censura che è costretto a applicare nei suoi motori di ricerca.

I dubbi erano dovuti al fatto che in Cina ci sono più navigatori di quanto non sia la popolazione degli Stati Uniti e che il mercato cinese è quello con le migliori prospettive, poi per molti uomini di affari si sa che il motto è "business as usual".

Devo dire che invece Sergej Brin, il CEO di Google, mi ha davvero stupito. Sarebbe una delle poche volte in cui gli ideali sconfiggono il vile denaro. Forse dipenderà dal fatto che Brin è originario della Russia e, come tutte le persone che hanno sofferto la mancanza di libertà, si sente investito della missione di portarla anche a chi non ce l'ha.

Questo anelito democratico si sta concretizzando proprio in questo momento. Nel suo blog ufficiale si può leggere di "Un nuovo approccio alla Cina" e, dopo aver ricordato i cyber attacchi di inizio anno, la dichiarazione più importante è la seguente

Oggi abbiamo smesso di censurare i nostri servizi di ricerca Google Search, Google News e Google Images su Google.cn. Gli utenti che visiteranno detto sito saranno reindirizzati a Google.com.hk, dove stiamo offrendo un servizio di ricerca senza censure in cinese semplificato specificatamente progettato per gli utenti in Cina tramite i nostri server di Hong Kong. A causa del maggior carico sui nostri server di Hong Kong e la complessa natura di questi cambiamenti, gli utenti potranno subire qualche rallentamento del servizio o trovare alcuni nostri prodotti temporaneamente inaccessibili.

google-hong-kong

 

Google è consapevole di come questa soluzione possa essere rapidamente vanificata dal governo cinese e rimarca che tutte le decisioni sono state prese dai dirigenti cin sede negli Stati Uniti e che nessuno dei loro dipendenti in Cina può in alcun modo essere ritenuto responsabile di questa svolta. "Gli impiegati della sede cinese nonostante le incertezze e le difficoltà hanno continuato a concentrarsi nel servizio ai nostri utenti e clienti. Siamo immensamente orgogliosi di loro".

Eh bravo Brin ….

Aggiornamento: Google ha messo a disposizione degli utenti una pagina in cui vengono mostrati gli stati dei suoi servizi: nessun problema, parzialmente bloccato, bloccato.

google-hong-kong-2

La pagina è stata denominata Mainland China service availability. Possiamo vedere che in questo momento non ci sono problemi per la ricerca sul web, per la ricerca di immagini, per le news, per la pubblicità e per  GMail. Sono parzialmente inaccessibili Google Documenti, Picasa e Google Gruppi. Youtube, Google Sites e Blogger sono invece completamente bloccati.

Ho fatto una ricerca su Google Immagini di Google Hong Kong riguardo a "Tienanmen tank man" e i risultati appaiono non filtrati dalla censura

tienanmen-tank

 Sono visibili anche i video dell'uomo che riuscì a bloccare una colonna di carri armati mettendosi davanti a loro e di cui non si è mai conosciuto il nome e non si sa che fine abbia fatto.

Attendiamo la risposta del governo cinese che certamente non si farà attendere.



1 commento :

  1. Grazie per la segnalazione di Google Hong Kong, ho potuto effettivamente effettuare una ricerca immagini entrando in un sito irraggiungibile fino a due giorni fa.
    ps:..li sposta..

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