Pubblicato il 11/11/09 - aggiornato il  | 2 commenti :

Le violazioni del regolamento di Adsense spiegate come il catechismo.

Mi sono occupato spesso di Adsense e della possibilità offerta ai blogger di pubblicare annunci. Una cosa veramente unica perché consente di guadagnare divertendoci. Tra le cose più dibattute ci sono il "Regolamento" e "Termini e Condizioni" che tutti i publisher devono sottoscrivere per partecipare al programma di affiliazione. Più che del regolamento credo si debba parlare della sua interpretazione perché, come in tutte le cose con risvolti legali, ciascuno ha una sua semantica e il significato di una frase varia a seconda di chi la legge, quella che conta però è l'interpretazione di Adsense.

Il blog italiano di Adsense ha pubblicato un interessante post a firma Patricia Carrillo, in cui si paragona le violazioni più comuni che commettono i publisher ai sette vizi capitali. Potete consultare l'articolo originale visto che non ci sono problemi di lingua, mi limito quindi a riassumerlo.

Superbia - E' il peccato commesso da coloro che inseriscono il codice Adsense senza leggere il regolamento perché credono di essere migliori degli altri.

Gola - La commette chi tenta di generare artificiosamente click sui propri annunci utilizzando strumenti automatici come robot o semplicemente dicendolo agli amici.

Accidia - Scrivere articoli costa fatica quindi il pigro copia e plagia materiali di altri siti che ne detengono i diritti materiali e morali. Se si crea un sito dobbiamo impegnare a scrivere cose originali e non limitarci a copiare dagli altri al solo scopo di monetizzare.

Avarizia - Adsense promuove l'integrazione dell'annuncio nel sito web ma esso deve essere ben distinto dal resto della pagina e deve essere facilmente identificabile dal navigatore. Esempi di questo tipo sono immagini posizionate vicino agli annunci in modo da far apparire questi ultimi come link. Se il visitatore clicca sull'annuncio deve essere consapevole di cosa si tratta e lo deve fare perché realmente interessato.

Lussuria - E' uno dei temi più dibattuti dato che Adsense vieta di posizionare gli annunci in pagine con contenuti per adulti o comunque inappropriati. Questa espressione è molto soggettiva. Il Team di Adsense dà una definizione molto interessante di pagine web con contenuti inappropriati. Sono tali le pagine che provocano il nostro imbarazzo nel caso fossimo a navigarle insieme a genitori, figli o dirigenti.

Invidia - Il materiale presente su un sito web con Adsense deve essere senza copyright, o alternativamente, che si posseggano i diritti necessari per mostrarlo.

Ira - Più che di ira forse è il caso di parlare di intolleranza sono quindi banditi siti e quei contenuti che hanno una connotazione razzista o discriminatoria.



2 commenti :

  1. Favolosa questa idea dei sette vizi capitali! Ma è scritta apposta per gli italiani? Già che noi siamo maestri in catechismo!:-)

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  2. @fabiola giannini
    il nome dell'autrice mi sembra di lingua spagnola :))

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